giovedì 8 maggio 2008

Breve storia

Chi va e chi viene, chi si stanca troppo presto, chi accorre da lontano, chi inizia e poi smette, chi arriva ultimo, chi rimane sempre fedele, sempre puntuale, con il freddo e con il vento, con il sole e con il caldo dell'estate duemilatré, negli androni delle scuole, nei garages liberati dalle auto, nei giardini delle chiese, nelle limonaie delle ville di campagna, seghettando con la sega, allucinandosi con le luci, taglia e cuci, e sposta e metti e tira e ritira, oh-issa, oh-issa, monta e rismonta, tutte le sere che vitaccia, chi sviolina e chi canta, chi urla alla grata, chi scazzotta al sacco, chi presiede, regna, impera, gioca alla guerra, chi struscia coi ginocchi, chi parla in coro, chi schiaffeggia e chi è schiaffeggiato, chi dorme e chi è preso dal panico, chi si scrive sulle mani, chi dirige, parla, sogna, impreca, chi mette tutte in riga, chi poeteggia nei campi, chi sonnecchia ma poi tira tardi per lo sprint finale, alla fine tutti insieme, pronti a partire, una sera del febbraio duemilaotto, in via del castagno numero uno, fatto il gruppo, trovato il nome, eletto il presidente, gli spettacoli si vedrà, ancor prima di nascere: Flaiano, la patente, il nerucci, il pupazzo, la bernarda, tra poco, una sera di fine giugno, tutti merda merda merda, e poi non si sa, perché il bello è lì, si abbassano le luci, sssh, sssh, silenzio, e poi via, dentro, si comincia.
sdu

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