sabato 27 giugno 2009

Prova aperta




23 giugno 1959 - 23 giugno 2009. A 50 anni esatti dalla morte di Boris Vian ci permettiamo di ricordare lo scrittore, cantante, musicista, mettendo in scena due sue opere: L'ultimo dei mestieri e Il costruttore di imperi. Non è ancora uno spettacolo, ma una prova aperta. La struttura c'è, mancano ancora dettagli scenografici, abitudine a maneggiare gli oggetti, cambi scena rapidi, a volte memoria e naturalmente abbiamo ancora bisogno di tanto lavoro sulla recitazione. Un gruppo di amici abbastanza numeroso è venuto a dare un'occhiata. Quasi due ore sui gradini dell'auditorium delle scuole medie di Montale. Ad alcuni è piaciuto più il primo, ad altri il secondo, qualcuno elargisce consigli per quando andremo in scena davvero (e speriamo che altri passino da questo blog e ci dicano cosa va e cosa non va secondo loro). Abbiamo anche due video della serata: speriamo che serviranno a migliorarci. Dopo l'estate saremo pronti per chi ci vuole.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

ovvia, apro le danze dei commenti:
veramente carina la prima rappresentazione (infatti e' volata e non ce ne siamo accorti). Tra l'altro devo dire che il fatto che i bicchieri non riuscissero mai a rimanere in piedi sembrava fatto a posta ed era divertente.

La seconda rappresentazione era un po' piu' "pesa", ma avrei un'idea per ravvivarla: mettete Silvio nel vestito grigio (senza protezione) e legnatelo bene bene tutto lo spettacolo. La commedia ne guadagnera' in simpatia ed allegria.

Comunque complimenti che siete proprio bravi.

Banzai Cattaneo

silviodulivo ha detto...

Oppure potremmo sorteggiare uno spettatore qualsiasi, o sceglierlo tra i commentatori del nostro blog, e fargli fare la parte dello schmurz, senza protezione, giustamente

Homo Vulgaris ha detto...

Tante ne ha dovute sopportare, il povero Vian, che questa proprio non la meritava. Sì, si potrebbe far legnare Silvio (e ancor più lo meriterebbe Ester) ma non muterebbe le sorti dell'improvvido cimento. Servirebbe, forse, a placare i furori giustizialisti e forcaioli degli incauti spettatori, ma a niente di più.
Piuttosto, evitiamo di elargire complimenti a vanvera perchè loro, i sesamazzi, potrebbero prenderli sul serio e mai sciagura sarebbe più grande: di tutto, ma proprio di tutto, hanno bisogno tranne che d'incoraggiamento.

Roger Tarantola ha detto...

Ma quanto mi ami????

Anonimo ha detto...

Brava Ester! Anche secondo me, Homo Vulgaris cela un inconscio amore per te...
Faby

Roger Tarantola ha detto...

Macchè inconscio!! E' che dissimula; ad esempio: un po' ha resistito prima di lasciare un commento, ma dopo qualche giorno ha ceduto, e non solo è tornato a scrivere sul nostro blog, ma mi ha pure nominata e presa in considerazione nel suo vaneggiamento!! Se non è amore questo, maEstra...

Padre Elia ha detto...

Devo dire, in tutta modestia, che l'oggetto del desiderio del nostro spettatore non è la lupetta Lucia ma il sottoscritto padre Elia. Il lungo silenzio dell'homo vulgaris è dovuto evidentemente a uno schock ormonale e intellettuale che lo ha travolto dopo esser stato spettatore di quell'esibizione di muscoli e parole di un paio di settimane fa. La tua penitenza per quanto scritto, caro Homo Vulgaris, sarà perciò ben poca cosa: 5 frustate virtuali, per ora, in attesa di impartirtele davvero al prossimo spettacolo.

Roger Tarantola ha detto...

Wow, io voglio assistere... UOMO!!!

Homo Vulgaris ha detto...

Chiacchiere.. solo chiacchiere: dalla prima, non certo memorabile, performance ad oggi non ho visto nessun progresso.. tutt'altro.
Sudare! Sudare! Sudare! questo serve, come in tutte le cose..